Brand, Marchio e Ragione Sociale. Facciamo un po’ di chiarezza in merito!

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Tutti noi abbiamo sentito parlare di Brand, Marchio e Ragione Sociale, ma cosa vogliono dire realmente? Siamo sicuri che ne sappiamo esattamente il significato e le loro differenze?
Molti clienti ci chiedono consigli perché la loro ragione sociale non suona bene e la vogliono riprodurre nei messaggi audio, ma questa pratica è sbagliata! Non avere un Brand è un problema non da poco, in ambito comunicativo non si usa quasi mai la ragione sociale, vediamo però di fare un po’ di chiarezza e spiegarne il perché.

Quando parliamo di Brand noi pensiamo automaticamente alle grandi aziende come Samsung, Vodafone, Apple, Coca-Cola, ecc. e crediamo che solo loro possano averne uno, in realtà non è così, anche le piccole imprese possono beneficiarne.

Ma esattamente cosa vogliono dire queste parole?
Brand: sono un insieme di concetti astratti che nella nostra mente costruiscono i valori di un determinato marchio
Marchio: è un segno grafico e/o verbale che va a delineare e tutelare un Brand
Ragione Sociale: nome dell’azienda registrato legalmente presso il registro delle imprese

Facciamo un esempio, tutti noi conosciamo i prodotti AZ, Braun, Dash, Gillette, Pantene, Oral-B, ecc. ma pochi sanno che fanno tutti parte della stessa azienda con Ragione Sociale “P&G”, nella nostra testa ogni loro prodotto è un marchio perché negli anni hanno lavorato cercando di mantenere separato ogni prodotto.

Creare un Brand – e pertanto un marchio separato – permette di costruire nella mente del consumatore valori ben distinti per ogni servizio e, nel caso in cui un prodotto non andasse più bene, si può eliminare dal mercato senza intaccarne la percezione degli altri.

La Ragione Sociale sarà invece quella che dovrà essere riportata legalmente nei documenti d’acquisto dei prodotti, nelle bolle di consegna e nelle varie carte legali.

Pertanto, rifacendoci a quanto detto sopra, qualunque tipo di azienda dovrebbe avere un Brand, sia per comunicare meglio, sia per entrare in modo più semplice nella mente dei consumatori.

Fatte queste premesse, veniamo ora ai vostri messaggi di centralino/segreteria.

Ci troviamo spesso a consigliare ai nostri clienti che operano con l’estero di utilizzare un Brand, anche in previsione dei messaggi che i nostri Speaker dovranno doppiare, capita infatti che alcuni non siano completamente soddisfatti della pronuncia del nome del brand scritto rigorosamente in Italiano, ma letto da doppiatori madrelingua.

Quando si parla di messaggi centralino/segreteria, è sbagliato infatti identificarsi citando anche la categoria di appartenenza, come “Studio Legale Rossi e Associati” o “Gelaterie Superba”. Il modo corretto dovrebbe essere “Rossi” e “Superba”. Altrimenti sarebbe come se grandi aziende come “Barilla” si identificassero come “Pastificio Barilla”, o aziende come la “FIAT” si identificassero come “Fabbrica Italiana Automobili Torino FIAT”. Un conto è infatti la ragione sociale (che è ciò che interessa le questioni giuridiche/legali) e un conto è il brand (che interessa la comunicazione). Quando un’azienda è presente su altri mercati esteri dovrebbe identificarsi (nei progetti di comunicazione) solo con il suo nome, anche per non rimanere insoddisfatto della pronuncia anglosassone di parole italiane, seppur registrate con il massimo impegno dalla speaker madrelingua inglese professionista.

L’unica soluzione sarebbe quella di utilizzare una doppiatrice professionista bilingue! Che non esiste sul mercato. O meglio, esistono tantissimi bilingue italo-inglesi, ma non esistono speaker doppiatori pubblicitari professionisti bilingue italo-inglesi.

Se desiderate avere maggiori chiarimenti scriveteci alla mail [email protected] e un nostro consulente di marketing cercherà di risolvere tutti i vostri dubbi!

Alberto Dalla Nora
[email protected]